Lo Schiavo del Tempo (Titolo che trovo assurdo e insensato e spero non me ne vogliate se preferisco quello originale "Il Servitore delle Ossa") è uno dei libri che più mi piace anche se essendo appassionato delle opere gotiche di Anne Rice in effetti non ce n'è uno che non mi piaccia
Azriel è un personaggio interessante, positivo e ricco di fascino, così come trovo davvero bella la storia della sua vita.
Ho letto tutta la discussione prima di scrivere questo intervento e vorrei provare a dare risposta ad alcuni vostri dubbi:
Alichino voleva sapere come facesse Esther Belkin (la ragazza che muore) a conoscere Azriel; infatti le parole che pronuncia prima di morire sono: "Azriel... il Servitore delle Ossa..." (vado a memoria, scusatemi se ricordo male). nel resto del libro Azriel cerca di scoprire se lei avesse mai saputo dal rabbi o da altri della sua esistenza e la risposta è no, quindi il motivo per cui Esther conoscesse Azriel resta insoluto o meglio si può spiegare rispondendo anche a Nimue e agli altri che trovano il finale un pò frettoloso e deludente: Anne Rice voleva creare da questo libro una nuova saga in cui Azriel sarebbe stato il nuovo Lestat che dopo la fine di Memnoch il Diavolo non sarebbe più dovuto apparire. Come però ho scritto nella discussione su "La Mummia" Anne è molto volubile e non solo non è riuscita a separarsi da Lestat (per fortuna) ma ha purtroppo abbandonato Azriel e la sua serie
Un vero peccato, avrei preferito che continuasse entrambe le saghe!
Mi piace considerare questo libro, purtroppo rimasto singolo, come un altro dei tasselli che si va ad inserisre nel bellissimo mondo di Anne rice insieme alle Cronache dei Vampiri, alle Vite delle Streghe Mayfair e a "La Mummia" che dovrebbe essere collegato agli altri come ho spiegato nel mio intervento sulla discussione che lo riguarda.
È vero che nel libro di Azriel non compare nessun accenno ai Vampiri ai Mayfair al Talamasca, ecc. Però ritroviamo tutte le cose su spiriti, streghe e stregoni e altro che già conosciamo da altri libri: Gli dei di babilonia che come quelli di tutte le antiche religioni pagane erano in realtà spiriti come viene spiegato nella Regina dei Dannati da Maharet e Mekare, Azriel che volendo potrebbe appiccare il fuoco come i Vampiri e come volendo potrebbe fare Rowan (così per lo meno dice Carlotta ne "L'Ora delle Streghe"). Insomma gli elementi per conisderarlo parte di quell'universo creato da Anne ci sono.
Dulcis in Fundo da appassionato di collegamenti tra i libri quale sono, non posso esimermi dal sorridere quando in Blackwood Farm leggo di Mona mentre spiega a Quinn che ci sono fantasmi tanto potenti da potersi aggirare in mezzo alla gente assolutamente solidi e realistici tanto che nessuno si accorgerebbe che non sono esseri umani. Il nostro Azriel è uno di essi! Si tratta forse di un piccolo omaggio di Anne a questo suo affascinante personaggio? Chissà...?
Edited by Semaele - 18/8/2010, 08:57