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| Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!
(Blood for Dracula, Italia 1974)
CAST TECNICO Regia: Antonio Margheriti (Anthony M. Dawson) Soggetto: da un’idea di Paul Morrissey Sceneggiatura: Andy Warhol e Paul Morrissey Fotografia: Luigi Kuiveiller. Musica: Claudio Gizzi. Effetti speciali: Carlo Rambaldi
INTERPRETI Udo Kier Vittorio De Sica Joe Dallesandro Arno Jurging Stefania Casini Silvia Dionisio Milena Vukotic
TRAMA Dracula sta per morire: la mancanza di sangue di donne vergini (unica fonte di vita per il conte), nella sua terra natia, la Transilvania, costringe Dracula a trasferirsi in Italia, dove, a dire del suo maggiordomo, le donne arrivano caste fino al matrimonio. Ma, giunto in Italia, il povero conte si renderà conto, a sue spese, che la realtà è un pò diversa…
COMMENTO Film stranissimo e di difficile collocazione. Dal titolo può sembrare un film idiota, ma a chi osserva attentamente il film, sicuramente non darà questa impressione. L’influenza di Warhol e di Morrissey è evidente, come si può notare dallo scontro tra Dracula e lo stalliere Mario che rappresentano palesemente l’aristocrazia in declino e il proletariato che avanza. E’ uno scontro fisico (vedere il terrificante finale per credere), ma non solo (Mario anticipa il conte deflorando le figlie del marchese). Ma a parte l’idea politica di fondo, non voglio di certo tralasciare la bravura del nostro Margheriti che spesso regala al film momenti di humor macabro e di splatter, di erotismo morboso e una certa dose di romanticismo malinconico. In tanti siti e in alcune riviste la regia di questo film (e del film “il Mostro è in tavola…Barone Frankenstein") è accreditata a Paul Morrissey, ma in realtà Morrissey non fu tanto presente dietro la macchina e la direzione passò totalmente nelle mani del nostro bravo regista. Grandi scene splatter sia quando Dracula vomita per aver bevuto sangue di ragazza non vergine e nel finale quando Mario fa a pezzi il conte. Il merito è del grande Carlo Rambaldi! E’ un film strano, come tutti i film di Warhol e Morrissey, ma comunque un film che merita di essere visto. A me è piaciuto tantissimo. Straordinari Udo Kier, come sempre e De Sica, anche se forse poco sfruttato.
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