Middlesex, Jeffrey Eugenides

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deborah mayfair
view post Posted on 4/9/2005, 10:35




SPOILER

Titolo: Middlesex

Autore: Jeffrey Eugenides

Anno di pubblicazione: 2002

(preso da www.internetbookshop.it)

Vincitore del premio Pulitzer 2003, Jeffrey Eugenides conferma con Middlesex la diffusa tendenza della letteratura angloamericana a rinnegare la destrutturazione formale modernista e la lezione minimalista. Il giovane scrittore greco-americano si riappropria del gusto del racconto, dimostrando una illimitata fiducia nel potere espressivo della parola. Questo suo secondo romanzo (uscito a distanza di dieci anni da Le vergini suicide, Mondadori, 1999) ha un impianto piuttosto tradizionale, dove epica e realismo si intersecano in una prosa ricca e flessuosa, capace di coniugare tragico e comico. Il narratore ermafrodita, sebbene parli in prima persona, viene dotato di un incredibile onniscienza: sa tutto, rassicura il lettore trovando sempre una risposta ai suoi possibili interrogativi, e lo avverte premurosamente ogniqualvolta le lancette del tempo della finzione fanno un balzo in avanti o all'indietro.

Nata bambina nel 1960 a Detroit, e rinata maschio adolescente al pronto soccorso a Petoskey nel 1974, Calliope, e in seguito Cal Stephanides, è un narratore spiritoso ed eccentrico che per alcuni versi ricorda Holden Caulfield e per altri Tristram Shandy. Ormai quarantenne, diplomatico a Berlino, si presenta al lettore nel giro di una pagina e poi, invece di raccontare la sua storia dall'inizio, fa un balzo all'indietro ai tempi in cui ancora nuotava nel liquido amniotico. Dopo aver osservato divertito i tentativi di nonna Desdemona di indovinare il suo sesso dalle oscillazioni di un cucchiaio d'argento pendolante sul ventre della madre, Callie fa un ulteriore salto a ritroso nel tempo e nello spazio e fa approdare il racconto a Bitinio, un paesetto conteso da greci e turchi negli anni venti. Non contento delle teorie genetiche che spiegano il suo caso con la recessione del quinto cromosoma, e segretamente fedele ai tragici greci, Callie ricostruisce l'epica della sua famiglia nel tentativo di far risalire il suo destino alle colpe dei padri. Così la narrazione scorre sulla fuga di Desdemona e di suo fratello Lefty dall'incendio di Smirne, si sofferma sui costumi della comunità greco ortodossa trapiantata nel Midwest. La saga familiare si intreccia con la storia statunitense, dalla miseria della Depressione alle stramberie della new age, e racconta le iniziali idiosincrasie tra due opposte culture e il graduale processo di "ibridazione" degli Stephanides. Nonno Lefty ricrea un po' di Grecia nel suo buffo Zebra Bar per poi diventare proprietario della catena Hercules Hot Dog. Il sogno americano è raccontato con tono eroicomico e i tic dei personaggi sono trattati con un benevolo "neosentimentalismo" sterniano.

Quel che sorprende in Eugenides è la sua impermeabilità al pensiero negativo. I momenti più tragici della vicenda sono sdrammatizzati da una battuta comica o da un bizzarro gioco verbale. Tuttavia l'esuberanza narrativa rischia spesso di trasformarsi in ridondanza, la giostra di avvenimenti soffoca lo sviluppo in profondità dei personaggi che a volte rasentano il macchiettismo, mettendo alla prova la pazienza del lettore. Peccati perdonabili in un giovane scrittore dotato di una straordinaria forza inventiva e di un sorprendente acrobatismo linguistico che gli permette di creare metafore inconsuete, paradossi inattesi, doppi sensi infiniti in una vera e propria festa della parola.

Edited by deborah mayfair - 22/6/2006, 15:31
 
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John_Huxley
view post Posted on 1/10/2005, 15:28




Grazie a deborah mayfair ho appreso che all'autore sono accomunati sia Middlesex e Le Vergini Suicide,
quindi sto iniziando a nutrire un interesse per Eugenides.
Grazie per il post. smile.gif
 
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deborah mayfair
view post Posted on 1/10/2005, 15:35




Di nulla,mi fa sempre piacere condividere le cose che mi piacciono. Purtroppo per ora ha scritto solo questi due libri. Attendo con ansia il prossimo.
 
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John_Huxley
view post Posted on 1/10/2005, 15:39




Tuttavia l'esuberanza narrativa rischia spesso di trasformarsi in ridondanza, la giostra di avvenimenti soffoca lo sviluppo in profondità dei personaggi che a volte rasentano il macchiettismo, mettendo alla prova la pazienza del lettore. Peccati perdonabili in un giovane scrittore dotato di una straordinaria forza inventiva e di un sorprendente acrobatismo linguistico che gli permette di creare metafore inconsuete, paradossi inattesi, doppi sensi infiniti in una vera e propria festa della parola.

Hai riscontrato anche te questi difetti?
Se ci sono,penso che siano perdonabilissimi visto la sua giovane carriera,credo.
 
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deborah mayfair
view post Posted on 1/10/2005, 15:44




No,non li ho riscontrati e ho adorato ogni frase del libro. Ma io non sono un critico letterario.
 
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John_Huxley
view post Posted on 1/10/2005, 15:47




Beh,credo che delle volte sia meglio apprezzare un racconto senza essere critici,
ma essere "semplcicemente" bravi lettori che sanno riconoscere una bella storia raccontata bene.
Penso che un libro sia apprezzabile se ci sono questi due parametri.
Perciò mi fido più di te,ad esempio,che dei critici.

Edited by John_Huxley - 1/10/2005, 16:48
 
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deborah mayfair
view post Posted on 1/10/2005, 15:48




Sono d'accordo con te e secondo me questa è una bella storia raccontata bene.
 
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nimue
view post Posted on 19/4/2006, 10:27




è un romanzo originale! ti prende molto perchè ad ogni pagina la curiosità aumenta a dismisura!
la caratterizzazione di callie per i primi 14 anni sono perfetti... ragazzina fragile ma al tempo stesso molto forte e decisa!
Bellissima l'amicizia con l'Oggetto Oscuro.. questa ambiguità ti affascina proprio...
e il cal 41enne.. bè, uomo molto carismatico ma insicuro!
 
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deborah mayfair
view post Posted on 20/4/2006, 09:04




wow!!!sono stracontenta che ti piaccia!!!quanto ti manca per finirlo???
 
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nimue
view post Posted on 20/4/2006, 10:44




finito finito.. ora lolita ;)
 
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arihagne
view post Posted on 22/6/2006, 14:26




WOW... non solo mi fido, Deborah... : mi è bastato leggere la trama... e le tinte ironiche, "l'impermeabilità al pensiero negativo"... e quei nomi, mamma mia... impazzisco quando vedo collegamenti ai Greci : lo voglio !...^^


 
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deborah mayfair
view post Posted on 22/6/2006, 14:29




CITAZIONE (arihagne @ 22/6/2006, 15:26)
WOW... non solo mi fido, Deborah... : mi è bastato leggere la trama... e le tinte ironiche, "l'impermeabilità al pensiero negativo"... e quei nomi, mamma mia... impazzisco quando vedo collegamenti ai Greci : lo voglio !...^^

ce ne sono un sacco di collegamenti ai Greci...una parte della storia è addirittura ambientata lì...
 
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arihagne
view post Posted on 22/6/2006, 14:35




:lol: :lol: :lol:

Eugenides... aaaah... basta : me li procuro tutti e 2, sia Middlesex che le Vergini suicide... ^^

 
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arihagne
view post Posted on 10/12/2006, 15:10




Finalmente.
L'ho letto.
Un capolavoro. Mi è piaciuto più delle Vergini Suicide...
La dipanazione del filo dell'esistenza del protagonista... attraverso eventi, viaggi, lacrime, sorrisi... con una visionarietà, uno stile ed un'ironia... : senza mai appesantire il lettore, senza mai distogliere la sua attenzione... la storia di Calliope è resa come una favola mitologica, sempre però immersa in un disincantato realismo di fondo...
Bellissimo, Debbie... : mi hai fatto scoprire un mondo... grazie... ;)
 
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Skysinger
view post Posted on 10/12/2006, 15:24




CITAZIONE (arihagne @ 10/12/2006, 15:10)
Un capolavoro. Mi è piaciuto più delle Vergini Suicide...

Allora devo assolutamente procurarmelo! :)
 
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16 replies since 4/9/2005, 10:35   357 views
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