Candy candy, Per le nostalgiche....

Allora in questi giorni mi sono ritrovata a guardare Candy (il cartone, e manco a dirlo ho costretto pure il maritino a vederlo che mostrandomi tutto il suo amore si è sottoposto alla tortura ) perché ricordavo che mi era piaciuto un sacco ed era stato un mito.
Riguardandolo ora, a parte il fatto che lo sto distruggendo poco a poco con allusioni e doppi sensi, ma mi accorgo che è di una tristezza infinta. Come cavolo fa un bambino a sopportare tanta sfiga e crudelta??
Caspita, perché 'sta povera figliola oltre ad essere orfana era pure jellatissima e tutti quelli a cui voleva bene fanno una fine orrenda (mi sa che era lei che portava sfiga!! ).
Volevo trovare il manga ma in Italia non è stato pubblicato così ho trovato delle scanlations in Francese e ho scoperto che il fumetto è anche più triste!!
Cavolo mi sa che la mia è una generazione di traumatizzati oppure era un modo per abituarci alle soap strappalacrime stile Beautiful???
(con me non ha funzionato perché odio le soap e i telefilms )

mi ricordo anche io che era deprimente..però a parte la storia delle rose non mi ricordo molto!

Sì... mi ricordo il potente senso di sfiga che comunicava... mamma santa, da prendere Candy, scuoterla e dirle "Reagisci, cacchio... prendi a cazzotti quella vipera di Iriza, per la miseria..."...^^

Meno male che c'era Terence...: ci si rifaceva gli occhi... ! (beh, finale a parte...)

io me lo ricordo abbastanza bene..confesso che se uscisse il fumetto me lo comprerei...è vero che è molto più tragico rispetto al cartone...

io da bambina non facevo altro che riguadare questo cartone ogni qualvolta veniva trasmesso per tv. in effetti Candy era un tantino sfortunata e terribilmente triste ma di questo me ne sono accorta solo una volta diventata adulta. un giono per caso mi capitò di rivedere un episodio e mi ricordo che mi son chiesta ma come facevo a guardare una così? la risposta l'ho avuta all'università quando ho preparato l'esame diletteratura per l'infanzia. Candy Candy da bambini non ci faceva paura perchè seviva per esorcizzare le nostre paure ed inoltre alla fine lei sei se la cavava benisssimo e il fatto che superasse tutto ci faceva capire che nella vita vita ci possono esssere anche delle difficoltà ma se era riuscita a superarle Candy significava che ci saremmo riusciti anche noi. per questo motivo il cartone non ci faceva paura ma ci rassicurava.

Ecco scoperto l'arcano!! Non mi spiegavo come un bambino piccolo potesse non ricevere un trauma da quelle situazioni tremende.
Mi sa che siamo più saggi quando siamo piccoli che quando cresciamo.

forse non è saggezza ma incoscenza. comunque candy candy a parte tutto è un cartone davvero mitico.

WOW... sembra un pò la funzione che hanno le fiabe e le favole... : preparare il bimbo alla vita e alle sue difficoltà, al fatto che ci sono rischi e pericoli e che le cose vanno conquistate impegnandosi e sudandoci... nonchè avvertirlo della presenza del male nel mondo, pur con un linguaggio semplice, che susciti visioni immediatamente comprensibili (se il male fosse solo tipo Orco, lupo o Iriza... magari...)...
Ma forse è anche perchè Candy Candy... un pò come tanti cartoni della stessa generazione, nacque comunque da un manga che di per sè aveva una struttura narrativa da romanzo, da favola, da novella ellenistica... insomma : pedagogicamente educativa e avvincente...
Col tempo questa bella qualità s'è persa, molti cartoni di oggi puntano più sugli effetti speciali (beh, mica tutti, ovviamente, ma parecchi... sigh...)...

Eh, sì... quante puntate m'ha fatto ingollare mia sorella... ^^

già io aborro i cartoni moderni, forse perchè sono cresciuta nell'era di candy candy che i cartoni di oggi mi appaio così insignificanti.

Io ho guardato il cartone di Candy un sacco di volte. Praticamente credo di non aver perso una sola volta in cui poi l'hanno replicato nel corso degli anni, almeno sino a quando andavo all'università. E Terence è stato il mio primo amore a cartoni animati (insieme a Capitan Harlock). Da piccola avevo anche la t-shirt stampata con Candy e il mio nome sopra (con le lettere di velluto stampate a caldo, come si usava all'inizio degli anni Ottanta )
Confesso che alcune puntate le ho anche registrate e mi è successo di riguardarle recentemente: a differenza di alcune di voi io non sono riuscita a "smontarle" completamente. Non riesco ad essere obiettiva perché si tratta di un anime a cui sono molto affezionata. Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa

In quanto alla versione manga, non è vero che in Italia non è stata pubblicata. E' stata pubblicata a puntate, a colori, dalla Fabbri, sul "Giornalino di Candy" nei primi anni Ottanta, e poi mai piu' ristampata. Naturalmente era una versione un tantino edulcorata, visto che si rivolgeva ad un target di bambine e ragazzine.
Ho letto anch'io le scanlation in francese di cui parlava Elisabeth nel suo post, e in effetti vi si avverte un tono piu' adulto.
Per il momento comunque non sembrano esserci possibilità di una ripubblicazione di Candy, né in Italia né in Giappone, a causa di dispute legali sui diritti fra le due autrici (K.Mizuki e Y.Igarashi).

Sì veniva pubblicata a colori sul "Corriere dei piccoli" ma mi sembra che fosse completamente ridisegnata. Succedeva spesso che fossero "adattati" per i bimbi italiani. Di solito anche i dialoghi dei cartoni venivano cambiati così tanto che a volte erano proprio stravolti.

No non è proprio cosi'
Tutto il manga originale è stato pubblicato dalla Fabbri a colori, esattamente coi disegni Mizuki-Igarashi.
Solo successivamente, visto il grande successo di Candy nel nostro paese, la storia a fumetti è stata fatta proseguire con storie fatte e disegnate ad hoc qui in Italia (imitando lo stile originale).
Ricapitolando, tutta la storia originale è stata pubblicata, e solo dopo hanno fatto dei seguiti che non c'entrano nulla con l'originale.

Inoltre io non ricordo che c'entrasse il Corriere dei Piccoli Esisteva un vero e proprio "Giornalino di CAndy" edito dalla Fabbri, di cui conservo ancora gelosamente alcuni numeri