TripleH |
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| A volte ritornano.. Dei cradle of filth si parla sempre, nel bene o nel male, ma se ne parla. Io non li amo tantissimo, colpa del loro atteggiamento falso nei confronti di un genere che gli ha dato la fama e che loro non solo rinnegano, ma addirittura “squalificano”. Ho seguito i loro primi passi, quando esordirono con quel bell’album che rimane uno dei più interessanti del periodo, ovvero “The Principle of evil made flesh”.. A dire la verità, trovai migliore il successivo Vempire, per le atmosfere create in alcune song, vedi l’omaggio ai vecchi horror “She mourns a lengthening shadow”, ma anche l’ottimo rifacimento della loro stessa canzone “The forest wishpers my name”e soprattutto la maestosa Queen of winter throne. Insomma il loro esordio aveva sicuramente colpito, questo è certo, poi purtroppo per noi black metaller, è iniziata una corsa dei cradle verso il ridicolo, la loro immagine è diventata l’immagine di pagliacci che ridicolizzano loro stessi. Ma l’immagine non è tutto per loro fortuna: strumentalmente non c’è niente da dire, hanno migliorato parecchio nel suono, la voce femminile che li accompagna è sempre scelta in maniera intelligente, visto che la sola voce di Dani è un continuo lamento da mal di pancia, le atmosfere sono sempre più goticheggianti e azzeccate per il loro tipo di musica, le chitarre hanno un suono preciso e decisamente più pulito, tutte cose che hanno regalato ai cradle la fama che hanno ora. Ed è proprio questo che me li fa odiare. La loro trasformazione a me non è piaciuta, perché sono un purista del metal e perché non amo tanto il gothic e soprattutto non amo chi gioca col black metal. Cose personalissime, sia chiaro Buon metal a tutti
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